L. SPREAFICO
Terapia conservativa si definisce qualsiasi terapia non medica o chirurgica che comprende la terapia comportamentale, la terapia fisica, bladder retraining e le protesi antincontinenza.
Sono trattamenti semplici, a basso costo e a basso rischio di effetti collaterali e che non pregiudicano ulteriori opzioni terapeutiche.
La terapia conservativa costituisce in molti casi il trattamento di prima scelta ed é inotre indicato per quelle pazienti in cui l'intervento chirurgico è inappropriato o indesiderato o per quelle che desiderano gravidanze future.
Un'altra indicazione include le pazienti in attesa di intervento chirurgico o che vogliono dilazionare l'intervento e quelle che ritengono la loro sintomatologia non troppo invalidante per ricorrere ad una terapia chirurgica.
TERAPIA RIABILITATIVA
La kinesiterapia da sola od in associazione con altre tecniche quali il Biofeedback a stimolazione elettrica funzionale ed i coni vaginali viene utilizzata per radi tare e disfunzioni e rinforzare la muscolatura del pavimento pelvico.
Nel trattamento della I.U.S. mediante la riabilitazione perineale si ritiene che una contrazione rapida e sostenuta della muscolatura perineale chiuda l’uretra e sostenga il collo vescicale incrementando così la pressione uretrale in modo da prevenire, in corso di aumenti pressori addominali, la fuga di urina.
De Lancey ha evidenziato che una contrazione della muscolatura perineale può comprimere l'uretra contro la sinfisi pubica determinando un incremento de la pressione uretrale.
Esercizi di rinforzo perineale eseguiti in modo regolare reclutano un numero sempre più elevato di motoneuroni aumentando la loro frequenza di eccitazione con conseguente incremento del volume muscolare.
Tuttavia il processo di ipertrofia muscolare è molto lento ed inizia soltanto dopo un periodo di training di 8 settimane e per ottenere una ipertrofizzazione della muscolatura occorre proseguire gli esercizi per anni.
KINESITERAPIA
È la terapia di prima scelta che si pone come obiettivo la Presa di Coscienza ed il rinforzo della muscolatura perineale mediante esercizi specifici da eseguire inizialmente sotto la guida di un terapista e successivamente, dietro opportuno insegnamento, a domicilio.
Dalla letteratura si evince che il protocollo di training muscolare prevede: 3 serie di 8-12 contrazioni lente, sostenute per 6-8 secondi con la massima forza, eseguite 3-4 volte a settimana e proseguite per almeno 15-20 settimane e possibilmente in posizione “funzionale" seduta o eretta.
I risultati ottenuti a breve termine, quelli a lungo termine non sono descitti in letteratura, dimostrano una percentuale di guarigione/miglioramento tra il 65-75% evincendo che il miglioramento sia più comune della guarigione.
KINESITERAPIA VERSUS NESSUN TRATTAMENTO
Si può affermare che per le donne con stress-urge od incontinenza urinaria di tipo misto, la kinesiterapia è più efficace di nessun trattamento.
Kinesiterapia versus (SEF)
Dai lavori esaminati non è chiara l'efficacia della kinesiterapia verso la stimolazione elettrica funzionale.
Kinesiterapia in combinazione con altre terapie conservative versus kinesiterapia da sola
Sulla base delle pubblicazioni disponibili non risulta esserci una apparente differenza tra kesiterapia da sola o associata a biofeedback ed agli esercizi con coni vaginali nelle donne con I.U.S.
Tuttavia il loro utilizzo può essere giustificato a scopo di apprendimento della contrazione o per una migliore compliance della paziente.
BIOFEEDBACK
Tale tecnica viene usata in quelle pazienti incapaci di eseguire contrazioni volontarie del pavimento pelvico per una contrazione di muscoli antagonisti quali i muscoli addominali e/o agonisti quali i glutei o gli adduttori della
Tuttavia il ruolo del BFB non è ben definito a causa della scarsità di pubblicazioni specifiche.
STIMOLAZIONE ELETTRICA FUNZIONALE
Tale tecnica viene utilizzata per stimolare la contrazione muscolare per mezzo della loro innervazione. Presupposto fondamentale per l'applicazione della SEF nell'incontinenza urinaria è l'integrità sia dell'arco riflesso sacrale che dell'innervazione muscolare (totale o parziale).
La FES viene impiegata per stimolare la contrazione della muscolatura perineale a scopo propiocettivo, incrementare la pressione periuretrale ed inibire la contrazione detrusoriale.
Si pensa inoltre che la FES sia in grado di facilitare la rigenerazione delle fibre nervose conseguenti ad un trauma come può accadere durante il parto.
Esiste al momento una certa "confusione" sull'utilizzo della stimolazione elettrica vuoi per una mancanza di nomenclatura, per le correnti utilizzate, per la larghezza dell'impulso, la frequenza e per i materiali utilizzati.
Nella pratica corrente vengono utilizzati due tipi di Elettrostimolazione:
Protocol di FES
L’incontinenza Uninaria da Sforzo (con o senza associazione di Urge) prevede l’utilizzo di correnti faradiche (con una durata dell'impulso di 1 millisec od interiore) o correnti interferenziali.
Il tratamento può durare:
• una sola seduta di 20 minuti eseguita sotto anestesia
• 4 mesi con frequenza di tre sedute settimanali o di due sedute giornaliere.
La stimolazione può essere continua o pulsata.
Alcuni utilizzano elettrodi vaginali, altri perineali o addominali.
FES versus nessun trattamento per la I.U.S.
Esiste una sola pubblicazione che evidenzia un significativo miglioramento della I.U.S. nelle pazienti trattate con correnti interferenziali.
Tuttavia non vi sono pubblicazioni sufficienti per stabilire se l'elettrostimolazione dia risultati migliori rispetto al non trattamento nelle donne con I.U.S Urge o incontinenza mista.
FES versus FES placebo per la l.U.S.
I risultati sono contraddittori.
FES versus FES placebo per la Urge Incontinence.
Il solo lavoro pubblicato mostra i benefici della FES versus FES placebo nel trattamento della Urge Incontinence.
FES versus coni vaginali nella I.U.S.
Un solo lavoro mostra un miglioramento significativo nei due gruppi trattati.
FES versus terapia farmacologica per Urge Incontinence
Un solo lavoro mette a confronto FES e terapia con anticolinergici nelle pazienti con Urge Incontinence non riscontrando differenze significative fra i due gruppi.
Per concludere possiamo affermare che sono diversi i fattori che interferiscono con i risultati della terapia riabilitativa perineale quali età, epoca di insorgenza, severità dell'incontinenza, tuttavia l'unico fattore che sembra essere determinante per la buona riuscita della terapia è la motivazione e la compliance della paziente verso la terapia conservativa.