Raffaele Balsamo1,Stefano Domizio1,Cristina Manzi1,Carmen Formisano2,Alessandro D'Afiero1
1 Dipartimento di Urologia – AORN, Ospedale dei Colli – Monaldi, Napoli
2 Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia – Università degli Studi di Napoli ‘’ Federico II’’
Obiettivi : valutare l’efficacia e la sicurezza di un dispositivo per il trattamento dell’incontinenza urinaria da stress (MiniArc™ tape).
Materiali e metodi: Da marzo 2011 a marzo 2014, sono state arruolate nello studio 80 donne, età media 55.7 anni (range 36-78 anni). E’ stata eseguita
una valutazione preoperatoria che includeva: anamnesi prossima e remota, valutazione clinica e analisi del diario minzionale compilato dalla paziente
al domicilio per 3 giorni, esame urine ed urinocoltura, esame urodinamico completo, Q-tip test, stress test. Le pazienti sono state rivalutate ad un
mese, sei mesi, un anno, due anni e tre anni dall’intervento chirurgico. Sono stati somministrati i questionari validati EQ-5D per la valutazione della
qualità della vita, ICIQ-SF per la valutazione del grado d’incontinenza, FSFI per la valutazione della funzione sessuale, PGI-I per la valutazione
del tasso di successo post operatorio e sono stati eseguiti i seguenti accertamenti: valutazione clinica ,Q-tip test ,stress test. Ogni paziente è
stata sottoposta nell’immediato post operatorio ad un’analisi del dolore tramite valutazione con scala visuale(VAS) che va da 0 (nessun dolore) a 10
(massimo dolore mai provato).I criteri d’inclusione sono stati: SUI pura di tipo 2 (ipermobilità uretrale), Valsalva Leak Point Pressure >60cmH2O,
un cough stress test positivo, Q-tip test>30, età superiore ai 18 anni. I criteri d’esclusione sono stati : SUI di altri tipi , SUI associata a prolasso,
fissità uretrale, precedente chirurgia per correzione SUI, incontinenza da urgenza o iperattività detrusoriale, insufficienza renale, residuo post minzionale
superiore a 100 ml, alterazioni della coagulazione, obesità.
Risultati: Delle 80 donne arruolate nello studio, 75 (95%) hanno completato il follow-up a tre anni. Il 60 % delle pazienti si presentava in menopausa
ed il body mass index variava da un minimo di 22,1 kg/m2 ad un massimo di 38,28 kg/m2. Il numero di gravidanze medio era di 2.60 (range 1-5). Il tasso
di efficacia oggettivo del trattamento valutato attraverso cough stress test è stato del 90%. Dal questionario Patient Global Impression of Improvment
(PGI-I) scale è emerso che 60 pazienti su 75(85%) si ritenevano “guarite o molto migliorate”, 10 pazienti su 70 (10%)
“ migliorate” e solo 5(5%) “non presentavano miglioramento”. Il punteggio del questionario ICIQ-SF al terzo anno di follow up (media 8,6+/-6,6,range 0-21,mediana
6) dimostrava un miglioramento statisticamente significativo(p<0,0001) rispetto a quello preoperatorio(media 16+/-6.6,range 11-21,mediana 18). Il punteggio
del questionario FSFI dimostrava un miglioramento statisticamente significativo (punteggio pre-operatorio 27.22 ± 4.66 e post-operatorio 28.47 ± 4.41,
rispettivamente).Il punteggio del questionario EQ-5D evidenzia un miglioramento statisticamente significativo della qualità della vita rispetto al periodo
preoperatori(p<0,0001). Il Q-TIP test eseguito prima e dopo l’intervento ha messo in evidenza in tutte le pazienti il passaggio da una ipermobilità
uretrale (α > 30°) ad un’uretra normomobile. La durata media della procedura è stata di 9+/-2.4 minuti, la perdita ematica media è stata di 100+/-50
ml. Tutte le pazienti avevano un residuo post-minzionale <150 ml . Secondo la scala VAS del dolore ,in 70 casi il dolore è stato valutato < a 3
e in 5 casi tra 3 e 8. Non sono state osservate complicanze intra-operatorie (lesioni vescicali, uretrali, vascolari e nervose) e post-operatorie maggiori
a medio e lungo termine (erosione della sling e/o infezioni della sling, dispareunia, urgenza de novo).
Conclusioni: le valutazioni oggettive e soggettive emerse da questo studio prospettico evidenziano l’efficacia e la sicurezza del dispositivo MiniArc™
tape nel trattamento dell’incontinenza urinaria da stress. Questa procedura è associata ad un minimo dolore peri e post operatorio, bassa morbidità ed
un significativo miglioramento della qualità della vita delle pazienti.