Davide De Vita
INTRODUZIONE ED OBIETTIVI
È ormai accettata la ripercussione sulla qualità della salute e sulla entità dei disturbi urinari da parte dell’incontinenza urinaria da sforzo (IUS)
e del prolasso degli organi pelvici (POP); ad ogni modo solo sporadicamente la letteratura, pur abbondante sui risultati chirurgici e sulla qualità di
vita in generale, si è occupata di analizzarli in maniera approfondita. Nelle ultime 2 decadi la correzione di disfunzioni della statica pelvica ha visto
un’importante evoluzione con l’introduzione della chirurgia mininvasiva (TVT, TVT-O, Remeex) per quanto riguarda l’IUS e la chirurgia conservativa (IVS
posteriore, triplo intervento, Uterine Sparing Technique con polipropilene mesh) per quanto concerne il POP.
L' obiettivo di questo studio è stato quello di valutare la qualità della salute e dei disturbi urinari prima e dopo trattamento chirurgico protesico
o non protesico per i la correzione dell’incontinenza urinaria da sforzo e del POP.
MATERIALI E METODI
Dal 2002-2013 sono state prese in esame, presso l’ambulatorio di Uroginecologia 380 pazienti (pz.) uro-ginecologiche, sottoposte a trattamento chirurgico.
Delle 380 pz. valutate per l’elegibilità, ad oggi sono state randomizzate 241, che sono state suddivise in 3 gruppi (tabella 1):
Gruppo C: 37 pazienti con POP associato ad IUS, sottoposte nella stessa seduta a correzione del POP e dell’IUS con TVT.
Tabella 1. Disegno dello studio
Il confronto intergruppo è stato valutato tramite il programma Fischer's exact test.
Al reclutamento e nei primi mesi del 2013 sono stati somministrati i seguenti questionari (Tabella 2): l’SF-36 QUALITA’ DELLA SALUTE ed il PUF (PELVIC
PAIN AND URINARY/FREQUENCY).
Tabella 2. Questionari SF e PUF, sottoposti nel pre e post operatorio
RISULTATI
Grafico 1. Gruppo A analisi della qualità della salute nel pre e nel post-operatorio
e del miglioramento postrattamento
Grafico 2. Gruppo A analisi dei disturbi urinari nel pre e nel post-operatorio e
del miglioramento post-trattamento.
Grafico 3 Gruppo B analisi della qualità della salute nel pre e nel post-operatorio e
del miglioramento post-trattamen
Grafico 4. Gruppo B analisi dei disturbi urinari nel pre e nel post-operatorio e
del miglioramento post-trattamento
Grafico 5. Gruppo C analisi della qualità della salute e dei disturbi urinari pre e
post operatorio e del miglioramento post-trattamento.
Confrontando la qualità della salute (valutati con l’SF-36) nei 3 gruppi, si evidenziano i seguenti risultati (Tabella 3):
Tabella 3. Confronto della qualità della salute e dei disturbi urinari nei 3 Gruppi
Analizzando il confronto tra i diversi gruppi e tra i diversi sottogruppi (nell’ambito del gruppo A), emerge che le pazienti operate di IUS mostrano una migliore qualità di salute e minori sintomi urinari rispetto a quelle operate di POP, confermando l’efficacia della TVT e della TVT-O, tecniche ormai consolidate da tempo. Mentre per gli interventi di correzione del POP e dell’IUS associata a POP, la minore soddisfazione delle pazienti evidenzierebbe la maggiore complessità della patologia, che quindi necessiterebbe ancora di procedure chirurgiche più idonee rispetto a quelle finora eseguite.
CONCLUSIONI
Seppure l’atteggiamento conservativo e riabilitativo rimane la prima scelta nell’approccio terapeutico dell’IUS e del POP, dai dati preliminari analizzati
emerge che il trattamento chirurgico risulta essere risolutivo per quanto concerne la qualità della salute e della funzionalità urinaria e che quindi
può essere una valida opzione terapeutica. Il futuro completamento dello studio finora eseguito, con una casistica più ampia ed un follow up più lungo,
sicuramente ci darà ulteriori risultati, utili per il nostro atteggiamento terapeutico di tali patologie.