RIPARAZIONE DI LESIONE URETERALE DOPO COLPOSOSPENSIONE SEC. Mc CALL
DOTT. VINCENZO MASCELLINO DIR. MEDICO DI 1° LIVELLO OST. E GIN. OSP. DI SCIACCA (AG)
DOTT. MICHELE BARBERA DIR MEDICO DI 1° LIV. UROLOGO OSP. DI SCIACCA (AG)
DOTT. SALVATORE INCANDELA DIR MEDICO 2° LIV. OST E GIN OSP. DI SCIACCA
INTRODUZIONE:
LE LESIONI URETERALI SONO COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA GINECOLOGICA E RAPPRESENTANO IL 6% DI TUTTI I PROCEDIMENTI MEDICO LEGALI IN EUROPA. LA LORO INCIDENZA DOPO UNA SEMPLICE COLPOISTERECTOMIA E’ DI 0,02%-0,5% . SAREBBE FIN TROPPO FACILE AFFERMARE DI NON AVERE TIMORE DI PRATICARE UNA LESIONE URETERALE, DURANTE UNA COLPOSOSPENSIONE ALTA SEC. McCALL MODIFICATA DA MILANI OPPURE DURANTE UNA SOSPENSIONE DELLA CUPOLA SEC. SHULL . NELLA TRATTAZIONE SEGUENTE E’ DESCRITTA UNA TECNICA DI RIPARAZIONE URETERALE, IN SEGUITO A LESIONE PROVOCATA DURANTE LA PROCEDURA DI COLPOSPENSIONE SEC. Mc CALL MODIFICATA.
DESCRIZIONE DEL CASO CLINICO:
A SEGUITO DI UNA COLPOISTERECTOMIA CON OVAROSALPINGECTOMIA BILATERALE SU UNA PAZIENTE DI 66 ANNI AFFETTA DA PROLASSO UTEROVESCICALE COMPLETO
, E’ STATA PRATICATA UNA COLPOSOSPENSIONE SEC. McCALL MODIFICATA CON RICOSTRUZIONE DEL SETTO RETTO-VAGINALE. LA TECNICA CONSISTE, DOPO LA COLPOISTERECTOMIA
E OVAROSALPINGECTOMIA BILATERALE SEC. METODO TRADIZIONALE , NELLA SOSPENSIONE DELLA CUPOLA AI LEGAMENTI UTEROSACRALI NEL LORO TRATTO INTERMEDIO . L’URETERE
IN QUESTO TRATTO DISTA DAL LEGAMENTO UTEROSACRALE CIRCA 2 CM. NELLA TECNICA UTILIZZATA SI E’ TRASFITTO IL LEGAMENTO UTEROSACRALE CON AGO DA 26 MM PASSANDO
UN MONOFILAMENTO A LENTO RIASSORBIMENTO E SI E’ RIPETUTA LA STESSA MANOVRA SUL LEGAMENTO CONTROLATERALE . MEDIALIZZATI E LEGATI TRA LORO I DUE LEGAMENTI
UTEROSACRALI, SI E’ POSTO SUCCESSIVAMENTE A MONTE DEL 1 ° PUNTO UN'ALTRA LEGATURA RIPETENDO IDENTICA PROCEDURA. IL RISCHIO DI INGINOCCHIARE O PEGGIO
ANCORA DI INGLOBARE L’URETERE AL LEGAMENTO UTEROSACRALE E’ ALTO IN QUESTA FASE DELL’INTERVENTO ED E’ PROPRIO QUELLO CHE NEL CASO IN OGGETTO E’ CAPITATO.
SOLO NEL DECORSO POST OPERATORIO CI SI E’ RESI CONTO DELLA COMPLICANZA. LA PAZIENTE PRESENTAVA OLIGURIA, ADDOME TESO E DOLENTE COME DA PERITONISMO,
MENTRE I VALORI AZOTEMICI ED UREMICI ERANO CIRCA IL DOPPIO RISPETTO AL RANGE DI NORMALITA’. CIO’ NON HA CONSENTITO DI EFFETTUARE UNA TAC ADDOMINO-PELVICA
CON M.D.C. LA CISTOSCOPIA EFFETTUATA NEL POST-OPERATORIO MOSTRAVA UN’ALTERAZIONE DEL TRIGONO, PER LA PRESENZA DI EDEMA, ED ASSENZA DI EFFLUSSOURETERALE
SOPRATTUTTO A DESTRA.
CONSTATATO LO STATO DI MALESSERE DELLA PAZIENTE, SI E’ DECISO DI PROCEDERE, NEL PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE, A LAPAROTOMIA ESPLORATIVA . IL TEAM
ERA COMPOSTO SIA DA GINECOLOGI CHE DA UROLOGI. IDENTIFICATI GLI URETERI D’AMBO I LATI SIN DAL LORO PASSAGGIO AL DI SOPRA DEL CARREFOUR ILIACO, SI E’
PROCEDUTO A SEGUIRE IL LORO DECORSO CHE APPARIVA REGOLARE FINO AL PUNTO DI SOSPENSIONE DELLA CUPOLA VAGINALE AI LEGAMENTI SACRALI. PERTANTO L’UROLOGO
OPERATORE HA OPTATO PER IL REIMPIANTO URETERALE ATTRAVERSO UNA ANASTOMOSI URETERALE TERMINO-TERMINALE CON ABBOCCO IN VESCICA ED APPLICAZIONE DI STENT
PER TRE MESI. SIN DAI PRIMI CONTROLLI ECOGRAFICI ED UROGRAFICI, E’ STATO VERIFICATO IL RECUPERO COMPLETO DELLA FUNZIONALITA’ RENALE. L’URETERE INTERESSATO
AD OGGI, A DISTANZA DI DUE ANNI DALL’INTERVENTO, NON HA PRESENTATO STENOSI.
CONSIDERAZIONI:
COME RISULTATO DELL’ESPERIENZA MATURATA, RITENIAMO POTER AFFERMARE CHE UN GINECOLOGO VAGINALISTA, NEL PROPRIO PERCORSO TECNICO- SCIENTIFICO, NON
PUO’ OMETTERE LA CONOSCENZA DELLE COMPLICANZE DI NATURA UROGINECOLOGICA. A TAL FINE E’ CONSIGLIABILE FREQUENTARE ANCHE L’AMBULATORIO DI CISTOSCOPIA,
IMPARANDO A RICONOSCERE GLI EFFLUSSI DEI MEATI URETERALI, L’ INTEGRITA’ DELLA PARETE VESCICALE E DEL TRIGONO. L’AFFERMAZIONE ”UNA PICCOLA LESIONE VESCICALE
PUO’ SFUGGIRE ANCHE AL PIU’ ATTENTO DEI CHIRUGHI” RIPORTATA SUL (5) “LA CLINICA OSTETRICA E GINECOLOGICA” DI CANDIANI-DANESINO-GESTALDI MASSON ED..
1990, TROVA ANCORA OGGI UNA GRANDE VERIDICITA’. L’IMPIEGO ROUTINARIO PREOPERATORIO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI, ULTRASUONI, PIELOGRAFIA, TAC, NON SEMPRE
POSSONO MOSTRARE UNA SIGNIFICATIVA RIDUZIONE DELLE LESIONI URETERALI.
RISULTATI:
QUESTA ESPERIENZA SPIACEVOLE CI HA FATTO RICERCARE ACCORGIMENTI CHE PERMETTONO DI EVIDENZIARE MEGLIO L’URETERE . NEI CASI TRATTATI SUCCESSIVAMENTE PER LA STESSA PATOLOGIA DI BASE, ABBIAMO STIRATO CON UN ELLIS IL MONCONE DEL LEGAMENTO UTEROSACRALE REPERTATO DURANTE LE MANOVRE DI COLPOISTERECTOMIA, COSI’ DA RIUSCIRE A PALPARE IL TRATTO INTERMEDIO E SACRALE RIUSCENDO A TRASFIGGERLO CON MAGGIORE SERENITA’. IN QUEI CASI IN CUI NON SIAMO RIUSCITI A PERCEPIRLO CON CERTEZZA, SI E’ PREFERITO PROCEDERE, TRAMITE CISTOSCOPIA INTRAOPERATORIA , AD INCANNULAMENTO DEI DUE URETERI COSI’ DA APPREZZARNE IL LORO DECORSO E POTERLI EVITARE. SICURAMENTE UTILE SI E’ DIMOSTRATO UN COUNSELING CON GLI UROLOGI E FREQUENTARE UN AMBULATORIO CI CISTOSCOPIA CHE CI HA PERMESSO DI RICONOSCERE E STUDIARE IL TRIGONO VESCICALE E LE VARIAZIONI ANATOMICHE CHE ESSO SUBISCE NELLE CISTOPESSI.
CONCLUSIONI:
LA COLPOSOSPENSIONE SEC McCALL MODIFICATA O LA SHULL SONO TECNICHE CHE CI PERMETTONO UNA EFFICACIA SOSPENSIONE DELLA VAGINA CORREGGENDO COSI’
IL 1°LIVELLO DI DE LANCEY . LE POCHE RECIDIVE AVUTE , 2-3 %, UNITAMENTE AL RIPRISTINO DELL’ ASSE VAGINALE, DELLA SUA LUNGHEZZA ED ELASTICITA’ CI
HANNO INCORAGGIATO A PROSEGUIRE E INSISTERE NELLA TECNICA SUPERANDO TUTTE QUELLE DIFFICOLTA’ CHE VIA VIA SI SONO PRESENTATE. UNA CISTOSCOPIA PRIMA,
DURANTE O SUCCESSIVAMENTE DOPO L’INTERVENTO CI PERMETTE OVE POSSIBILE DI EVITARE EVENTUALI LESIONI CHE ALTRESI’ POSSONO VERIFICARSI. PERTANTO RITENIAMO
CHE LA CISTOSCOPIA DOVREBBE ESSERE NEL BAGAGLIO CULTURALE DEL GINECOLOGO CHE DEVE ESSERE IN GRADO DI VERIFICARE L’ EFFLUSSO DEGLI URETERI E L’INTEGRITA’
DELLA PARETE VESCICALE. IL RIEMPIMENTO DELLA VESCICA CON BLU DI METILENE PUO’ EVIDENZIARE SOTTO PRESSIONE LA PRESENZA DI MICROLESIONI E ASSOTTIGLIAMENTI
DELLA PARETE CHE POSSONO CAUSARE FISTOLE TARDIVE. TUTTAVIA ALLA BASE DELL’OTTENIMENTO DI BUONI RISULTATI VI E’ LA TECNICA CHIRURGICA, IL TRAINING CHIRURGICO
E L’ESPERIENZA DI CHI OPERA. INTERESSANTE A TAL PROPOSITO E’ LO STUDIO DI HARKKY-SYREN(4) SULLA FREQUENZA DELLE LESIONI URETERALI: LO STUDIO IN QUESTIONE
DIMOSTRA UN TASSO DI LESIONI PARI AL 2,6 % NEGLI OSPEDALI PERIFERICI E PARI ALLO 0,9% NEGLI OSPEDALI CENTRALI DELLA FINLANDIA: IL TRAINING CHIRURGICO
E LA APPROPRIATA CONOSCENZA ANATOMICA APPAINO FONDAMENTALI NEL RIDURRE AL MASSIMO LE COMPLICANZE CHIRURGICHE.
BIBLIOGRAFIA: