AUTORI: D. Romagnoli2, M. S. Rossi2, A. Di Silverio1, M. Ghini1, M. Malizia1, G. Vagliani1, F. Costa1, M. Giampaoli2, F. Chessa2, E.
Emili1
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1U.O. Urologia AUSL Imola.
2Policlinico S. Orsola Malpighi, Clinica Urologica, Bologna
INTRODUZIONE: Tra le molteplici terapie farmacologiche a disposizione per la correzione dell’incontinenza urinaria, sempre maggiore
rilevanza sta assumento l’utilizzo del Mirabegron, un farmaco beta3 agonista.
Scopo del lavoro è presentare la casistica della U.O. Urologia dell’AUSL di Imola nell’impiego di tale farmaco.
MATERIALI E METODI: Dal 2013 al 2015 sono state visitate 250 pazienti all’interno della U.O. Urologia dell’AUSL Imola. L’età media delle
pazienti era 60 anni (sd: ± 3.8). Il 40% (100 pazienti) è risultato affetto da incontinenza urinaria da urgenza secondaria ad iperattività detrusoriale
dopo esecuzione di esame urodinamico. Al 50% delle pazienti è stata proposta terapia con Mirabegron, mentre al rimanente 50% è stata fornita terapia anti-muscarinica.
Dopo 2 mesi di terapia è stato ripetuta valutazione mediante esame urodinamico e visita ambulatoriale.
DISCUSSIONE: Delle 50 pazienti in terapia con Mirabegron, il 30% ha autonomamente sospeso la terapia per problematiche relative al costo
del farmaco, mentre il rimanente 70% ha dimostrato un miglioramento dei sintomi da iperattività detrusoriale alla visita di follow up, con conseguente
risoluzione della incontinenza urinaria da urgenza. In nessun caso si verificata comparsa di eventi avversi farmaco-relati. Nel restante 50% della popolazione
totale, la terapia con antimuscarinici è stata autonomamente sospesa nel 40% dei casi per effetti avversi (xerostomia e stipsi), e nel 30% dei casi per
motivi economici. Il rimanente 30% delle pazienti in terapia con antimuscarinici ha riportato risoluzione della incontinenza urinaria da urgenza alla
visita di controllo (confermata all’esame urodinamico).
CONCLUSIONI: In base alla casistica della U.O. Urologia dell’AUSL di Imola, la terapia con Mirabegron ha risultati promettenti nella
terapia dell’incontinenza urinaria da urgenza secondaria ad iperattività detrusoriale, grazie alla bassa incidenza di effetti avversi riportati in confronto
agli antimuscarinici.