G.Torrisi°,S. Ferraro°, V. Guardabasso *,G.Ettore°.
°Dipartimento Materno Infantile. ARNAS Garibaldi-Nesima Catania.*Azienda Ospedaliero-Universitaria ‘‘Policlinico-Vittorio Emanuele”
Introduzione. La gravidanza ed il parto vengono considerati i fattori maggiormente responsabili del danno al pavimento
pelvico in età fertile (1). Il nesso di causalità tra questi eventi e le disfunzioni perineali, quali prolasso genitale ed incontinenza urinaria o
anale, non sempre è tracciabile, perché i sintomi si possono manifestare anche a distanza di anni dagli eventi in questione. Le recenti applicazioni
dell’indagine ecografica tridimensionale allo studio del pavimento pelvico (2) ci hanno permesso di meglio comprendere e ricostruire lo sviluppo
delle patologie menzionate.
Scopo dello studio è quello di valutare le modificazioni anatomiche dello hiatus urogenitale in gravidanza e dopo il parto e gli eventuali
fattori di rischio associati.
Materiali e metodi. Lo studio, di tipo prospettico osservazionale, è stato realizzato su un campione di 83 gravide afferenti al Dipartimento
Materno Infantile dell’ARNAS Garibaldi-Nesima di Catania nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2014. Criteri di inclusione: gravidanza fisiologica
e primiparità. Per ciascuna paziente sono stati raccolti i seguenti dati anamnestici ed ostetrici (età, BMI, epoca gestazionale al parto, tipologia
del travaglio e durata delle fasi dello stesso, modalità di parto, peso del neonato), ed è stato preliminarmente acquisito un consenso informato. Le pazienti
arruolate sono state sottoposte a valutazione ecografica in ogni trimestre della gravidanza, rispettivamente in: 12°-13°, 26°°-28 e 38°- 40° settimana.
Espletato il parto le stesse donne sono state rivalutate nell’immediato puerperio, prima della dimissione dal reparto di maternità e poi a tre mesi.
Le scansioni ecografiche sono state acquisite con tecnica transvaginale 3D, utilizzando trasduttore rotazionale ad alta frequenza(9-16 MHz), tipo 2050
B-K Medical. La misurazione dell’area dello hiatus urogenitale e dello spessore massimo del muscolo puborettale sono state effettuate secondo le tecniche
descritte in letteratura (3). È stata considerata avulsione del muscolo elevatore dell’ano (LAM) dall’arco tendineo del perineo qualsiasi discontinuità
delle fibre muscolari del pubococcigeo ecograficamente apprezzabile come area anecogena, che interrompe il decorso iperecogeno delle fibre muscolari
stesse. L’analisi statistica dei risultati è stata effettuata mediante Analyse-it Software, Ltd. Uk 2013 per Microsoft Excel.
Interpretazione dei risultati. Nello studio sono state incluse 83 gravide, ma abbiamo una valutazione completa solo per 61 di esse.
La tabella n.1 riassume le caratteristiche materne del campione ed i dati relativi al travaglio ed al parto. Le misurazioni dell’area dello Hiatus urogenitale
per epoca di gravidanza sono le seguenti : primo trimestre 12,0 ±1,71 cm², secondo trimestre 13.6 ±2 cm², terzo
trimestre 15.3 ± 2.6 cm². In puerperio l’area dello hiatus è 17.4± 3.3cm² ed a tre mesi dal parto 14.4±
2.4 cm². Si registra quindi un aumento statisticamente significativo delle dimensioni dello hiatus a termine di gravidanza ed in puerperio (ANOVA e
Tukey test, p < 0,05). A 3 mesi dal parto nelle donne che hanno partorito per via vaginale lo hiatus permane più ampio (14.8 ±2.4 cm²) rispetto a
quelle che hanno partorito con taglio cesareo (13±2.4 cm²), (p<0.005, test t di Student). La media dello spessore del muscolo elevatore dell’ano
è 0.78 ±0.14 cm in gravidanza e 0,73 ±0.17 cm a tre mesi dal parto, con nessuna differenza significativa tra i trimestri di gravidanza o in relazione
alla modalità di parto. La valutazione morfologica dell’elevatore dell’ano mostra l’integrità del muscolo in tutte e tre le valutazioni eseguite in gravidanza.
Dopo il parto in 7 delle 61 donne è stata evidenziata avulsione dell’elevatore dell’ano, unilaterale destra in 5 casi (fig.1), unilaterale sinistra
in un caso e bilaterale sempre in un caso.(fig.2)
Tab 1 Parametri |
Parto Spontaneo 43 Taglio cesareo 14 Episiotomia 21 Peso fetale 3346 ± 495 |
Fig1
Fig2
Al follow-up 11 donne hanno riferito incontinenza urinaria da sforzo (IUS). La tabella 2 riporta l’area dello hiatus e la prevalenza del danno muscolare
nelle donne con e senza incontinenza.
Tab. 2: area dello Hiatus, Avulsione LAM ed incontinenza urinaria |
|||
61 pazienti |
Con IUS |
Senza IUS |
P value |
area Hiatus cm² LAM avulsione |
15.6±2.8 5 ( 45%) |
13.6±2.4 2 (4%) |
<0.05 <0.006 |
I risultati della regressione lineare multipla condotta sui possibili fattori di rischio ostetrici responsabili dell’ampliamento dell’area dello hiatus testimoniano (tab 3) che solo il parto vaginale correla significativamente con l’area dello hiatus, mentre mostrano scarsa rilevanza i fattori ostetrici tradizionalmente considerati importanti nel determinismo del danno da parto, quali la durata della fase pelvica o il peso neonatale.
Tab 3 area Hiatus e variabili ostetriche |
|||
Tipo di parto |
vaginale |
cesareo |
p<0.04 t test |
Travaglio |
Fisiologico |
Indotto |
n.s |
Seconda fase del travaglio |
prolungata |
Normale |
n.s. |
Analgesia epidurale |
14.6±3.8 |
--- |
n.s |
Episiotomia |
14.4±3.8 |
--- |
n.s |
Peso neonate |
14.5±25 |
--- |
n.s |
Avulsione muscolare |
presente 15.4±3.1 |
assente |
n.s. |
Conclusioni. Gli indubbi vantaggi dell’indagine ultrasonografica tridimensionale con accesso transperineale o transvaginale
rispetto alla RNM conferiscono a questa tecnica un ruolo sempre più centrale nello studio delle disfunzioni del pavimento pelvico. I risultati del nostro
studio, il primo in Italia su queste tematiche, ci premettono di ricostruire le modificazioni anatomiche che il pavimento pelvico subisce in gravidanza
e dopo il parto. Il progressivo ampliamento dello hiatus con il progredire della gravidanza testimoniano di un ruolo indipendente della gravidanza rispetto
al parto nella patogenesi delle problematiche disfunzionali. Nella nostra popolazione la prevalenza di lesioni a carico dell’elevatore dell’ano conseguente
al parto vaginale è dell’11,47%, i dati della letteratura internazionale si attestano su valori dell’ 18-36%.(2) E’ forte la correlazione positiva tra
parto vaginale e lesioni traumatiche all’elevatore dell’ano, ma in che modo sia possibile prevenire il danno da parto resta ancora argomento di ampio
dibattito. La riduzione delle dimensioni dello hiatus a 3 mesi dal parto rappresenta la naturale espressione del fisiologico recupero anatomico e funzionale
del pavimento pelvico, anche se parziale. Infine intendiamo sottolineare l’importante associazione tra ampliamento dello hiatus, alvulsione dell’elevatore
e presenza di incontinenza urinaria da sforzo, come evidenziato anche dalla letteratura internazionale (4,5) e quindi le straordinarie potenzialità
dell’ecografia 3D nell’ identificare le donne ad alto rischio per patologie persistenti del pavimento pelvico da indirizzare verso i protocolli riabilitativi.
Bibliografia