Giampiero Capobianco*, M.D., Ph.D., Professore Associato di Ginecologia e Ostetricia
Giuseppe Virdis, M.D., Medico Specializzando in Ginecologia e Ostetricia
Matteo Busacca, M.D., Medico Specializzando in Ginecologia e Ostetricia
Ivano Raimondo, M.D., Medico Specializzando in Ginecologia e Ostetricia
Francesco Dessole, M.D., Dottorando di Ricerca in Scienze Biomediche
Pier Luigi Cherchi, M.D., Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia
Salvatore Dessole, M.D., Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia
Clinica Ostetrica e Ginecologica, Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Microchirurgiche e Mediche, Università di Sassari.
Autore responsabile della corrispondenza:
Prof. Giampiero Capobianco, M.D., Ph.D.
Clinica Ostetrica e Ginecologica
Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Microchirurgiche e Mediche
Università di Sassari
Viale San Pietro 12, 07100
Sassari.
Tel. N. +39079228482
Fax N. +39079228265
E-mail: capobia@uniss.it
Titolo abbreviato: TVT-ABBREVO ed incontinenza urinaria da stress
Abstract
Obiettivo: valutare l'efficacia della TVT-ABBREVO (tecnica IN-OUT) nel trattamento chirurgico dell’incontinenza urinaria da
stress (SUI) con follow-up di circa 4 anni.
Materiali e metodi: 56 pazienti sono state operate per SUI moderata-grave. La tecnologia utilizzata è stata la TVT-ABBREVO IN-OUT.
Ogni paziente a 12 e 24 mesi e al III e IV anno (post chirurgia della SUI) è stata sottoposta a valutazione uroginecologica con Q-tip test, stress test,
ecografia transperineale e somministrazione del Questionario "Health King’s College".
Risultati: L'età media delle donne è stata 57.03 ± 11,1 anni (range 42-75). Esame urodinamico postoperatorio (follow-up a 12
mesi e ripetuto a 24 mesi e al IV anno) è risultato normale in 43/56 pazienti (76.79%), in 10/56 (17.86%) casi ha comportato un notevole miglioramento
della sintomatologia, solo 1/56 (1,78%) caso ha avuto de novo vescica iperattiva (OAB), in 2/56 (3,57%) la sintomatologia è stata invariata. Dopo la somministrazione
del "King' s Health Quetsionario" 43/56 casi (76.79%) hanno avuto risoluzione della sintomatologia, 10/56 casi (17.86%) miglioramento della
sintomatologia e non risoluzione in 3/56 casi (5,36%).
Conclusioni: Nella nostra esperienza, la TVT-ABBREVO è risultata una tecnica chirurgica relativamente semplice. La procedura
di TVT-ABBREVO è stata caratterizzata da un’alta efficacia soggettiva ed oggettivo, con un miglioramento clinicamente significativo della qualità della
vita delle pazienti con un profilo di sicurezza eccellente.
Parole chiave: Stress Urinary Incontinence (SUI); TVT-Abbrevo.
Introduzione
L’incontinenza urinaria da sforzo (SUI) è una patologia che ha un impatto fisico e psichico importante sulla salute della donna e colpisce fino al
20% delle donne in tutto il mondo [1].
La terapia di combinazione con estriolo più riabilitazione del pavimento pelvico è stata efficace per il trattamento dei sintomi da invecchiamento
urogenitale in donne in postmenopausa quali l’atrofia urogenitale, le infezioni del tratto urinario ricorrenti, ed i sintomi e segni di SUI [2-3]. Abbiamo
dimostrato che la “triplice” terapia (estriolo, lattobacilli e riabilitazione del pavimento pelvico) dovrebbe essere considerata il trattamento di prima
linea nelle donne con lieve SUI in post menopausa [4].
Diverse procedure chirurgiche, sia per vaginale sia per via addominale, sono state proposte nel corso degli anni per il trattamento della SUI. Ad oggi
le sling medio-uretrali, quali la retropubica Transvaginal Free Vaginal Tape (TVT) [5] e la via transotturatoria (TVT-O, TOT) sono diventati il gold standard
per il trattamento di delle forme gravi di SUI [6].
Il sistema transotturatorio (TVT-O) (dentro-fuori) è stato introdotto con l'obiettivo di evitare lo spazio retropubico per evitare il rischio di lesioni
del basso tratto urinario, al contempo fornendo dissezione minima di tessuto vaginale e paravaginale e riproducibilità dell'inserimento del nastro di
polipropilene [7]. Una meta-analisi di studi clinici randomizzati ha dimostrato equivalenti tassi di cura della SUI dopo procedure retropubiche (TVT)
e transotturatorie (TVT-O o TOT) (dall’85% al 90% a 3 anni post intervento). Tuttavia, l'approccio transotturatorio è associato con meno disfunzioni minzionali,
minore perdita ematica, ridotto rischio di perforazione della vescica e tempo operatorio più breve rispetto alla tecnica retropubica [8].
Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare l'efficacia e il follow-up a 4 anni di pazienti sottoposte a procedura di TVT-O per SUI. Abbiamo
usato la TVT-ABBREVO, una TVT-O modificata [9]. Le pazienti considerate sono state le stesse del nostro precedente studio con follow-up a 2 anni [10].
Materiali e metodi
La TVT-ABBREVO è diversa dalla sua controparte originale, perché in questa nuova tecnica la lunghezza della benderella è ridotta a 12 cm senza alcun
cambiamento nelle caratteristiche della stessa (macroporoso, rete in polipropilene monofilamento).
Breve descrizione della tecnica chirurgica:
Viene inserito un catetere uretrale e la vescica è svuotata. Utilizzando pinze di Allis per la trazione, la vagina è incisa con bisturi a partire da
1 cm prossimale al meato uretrale. La dissezione iniziale è effettuata con la lama del bisturi ed continuata, delicatamente con tecnica di "spingi-apri" per
circa 3 cm con le forbici do Metzenbaum, diretta verso il ramo ischiopubico con un angolo di 45° rispetto al piano coronale. La dissezione viene fatta
senza perforare la membrana otturatoria, che solitamente offre più resistenza alla perforazione rispetto al muscolo otturatorio interno. Poi viene inserita
una guida e l’ago elicoidale è l'unico strumento che perfora la membrana otturatoria. La tecnica TVT-ABRREVO è stato accuratamente descritta in precedenza
[9].
Criteri di inclusione:
• età > 40 < 85 anni
• SUI clinicamente e urodinamicamente diagnosticata
• stress test positivo
• Capacità cistometrica di almeno ≥ 300 ml.
Criteri di esclusione:
• residuo postminzionale (PVR) ≥ 100 ml
• iperattività detrusoriale o acontrattilità
• controindicazione all'anestesia
• vescica neurogena
• infezione urinaria o vaginale in corso
• prolasso degli organi pelvici (POP) che richiedono la correzione chirurgica (sintomatica o grado ≥ 3).
Il follow-up e la qualità della vita sono stati valutati usando il questionario King’s College per SUI [11].
Il nostro Institutional Review Board ha approvato lo studio.
56 pazienti sono state sottoposte ad inserimento di TVT-Abbrevo per il trattamento della SUI moderata-grave. Delle 56 pazienti, 7 hanno avuto una storia
di chirurgia ginecologica maggiore (pregressa isterectomia addominale).
Prima dell'intervento chirurgico adeguato consenso informato scritto è stato ottenuto dalle pazienti, e tutte le donne hanno eseguito gli esami di
routine preoperatori, esame urodinamico, visita uroginecologica ed ecografia transvaginale.
La valutazione preoperatoria ha incluso:
• Anamnesi personale remota e recente;
• valutazione clinica e l'analisi dei diari minzionali completato dal paziente a casa per 3 giorni;
• analisi delle urine e l'urinocultura;
• esame urodinamico completo;
• Q-tip test;
• stress test (CST).
Il Follow-up postoperatorio (fino a 4 anni)
I pazienti sono stati visitati a 12, 24 e III e IV anno dopo la chirurgia.
Le seguenti indagini (12 mesi postoperatorio) sono state effettuate:
• valutazione clinica
• esame urodinamico completo
• Q-tip test
• stress test con tosse (CST)
• ecografia transvaginale per valutare il corretto posizionamento della mesh
Abbiamo considerato la guarigione oggettivamente dimostrabile della SUI quando si osservava l'assenza di perdite di urina durante il CST. La guarigione
soggettiva dalla SUI è stata stabilita quando le pazienti hanno risposto "mai" alla domanda: "Perde urine quando fa attività fisica,
fa sforzi, tossisce o starnutisce?".
Miglioramento della qualità della vita è stato definito da una diminuzione nei punteggi dei domini KHQ. La minima differenza clinica importante (il
più piccolo cambiamento nel punteggio che le pazienti hanno percepito come buono) è stata impostata a – 5 punti per ogni dominio KHQ.
Analisi statistica: I dati sono presentati come medie ± deviazione standard (SD), mediane o percentuali variabili continue
o variabili categoriche, distribuite normalmente e non normalmente, rispettivamente. Il confronto per le variabili continue prima e dopo la chirurgia
è stato eseguito utilizzando il test t per dati appaiati o test di Wilcoxon.
Risultati
La tabella 1 mostra le caratteristiche demografiche della popolazione dello studio. L'età delle pazienti andava da 48 a 71 anni (media età 57.03 ±
11,1 anni).
Il tempo operatorio medio (dall’induzione di anestesia fino l'ultima sutura) è stato di 20 minuti, e tutti le pazienti sono state sottoposte ad anestesia
generale. Non si sono verificate complicanze perioperatorie, quali perforazioni della vescica, lesioni vascolari o ematomi in sede otturatoria. Il catetere
di Foley è stato rimosso il giorno successivo all'intervento, invitando i pazienti a urinare spontaneamente. La degenza in ospedale è andata da 3 a 5
giorni (media 3 giorni).
L’esame urodinamica postoperatorio (follow-up di 12 mesi) è stato normale in 43/56 pazienti (76.79%), in 10/56 (17.86%) si è osservato un notevole
miglioramento della sintomatologia e solo in 1/56 (1,78%) caso si è registrata una de novo vescica iperattiva (OAB) mentre in 2/56 (3,57%) la sintomatologia
è rimasta invariata. Il Q-tip test è stato normale (< 30°) e lo stress test negativa in tutte le pazienti dopo la chirurgia. L'ecografia transperineale
ha dimostrato il normale posizionamento dello sling in tutte le pazienti. Dopo la somministrazione del "King' s Health Questionnaire" 43/56
casi (76.79%) hanno avuto risoluzione della sintomatologia, 10/56 casi (17.86%) miglioramento della sintomatologia e non variazione della sintomatologia
in 3/56 casi (5,36%) sia a 2 che a 4 anni dall’intervento. L’analisi dei dati KHQ ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo in tutti
i domini (tabella 2). Infatti, per quanto riguarda il miglioramento clinicamente rilevante, la differenza tra i valori medi preoperatori e postoperatori
è stata sopra la minima differenza clinicamente importante (il più piccolo cambiamento nel punteggio che le pazienti hanno percepito come benefico).
Alla visita di follow-up a 2 e 4 anni, nessun caso di erosioni vaginali è stato osservato. Nessun paziente ha riferito dolore all'inguine permanente
al follow up a 4 anni.
Discussione
L'introduzione di materiali protesici "tension free" a livello dell'uretra media ha portato ad una svolta nel trattamento chirurgico
della SUI. In particolare, Ulmsten e Petros [12-13] hanno introdotto l'ipotesi di "tension free" per il trattamento dell'incontinenza,
basato su studi clinici e sperimentali che hanno dimostrato un più fisiologico meccanismo di chiusura dell’uretra sotto stress. La letteratura esistente
rivela come la tecnica di Ulmsten aveva un alto tasso di successo per il trattamento di SUI, quantificabile intorno al 90% [5].
In seguito, al fine di evitare complicanze quali lesioni della vescica e/o vascolari dovute al passaggio dell'ago attraverso i tessuti nel percorso
tra la regione sovrapubica e quella periuretrale, Delorme e coll. [14] hanno introdotto l'approccio transotturatorio per il trattamento della SUI. È un
intervento di chirurgia esclusivamente perineale che fornisce un supporto naturale all'uretra per mezzo del posizionamento innovativo attraverso il forame
otturatorio e non lo spazio del Retzius che potrebbe comportare il rischio di lesioni vascolari. L'uso molto diffuso di questo metodo, oltre alla riduzione
delle complicanze, è dovuto principalmente alla sicurezza e alla velocità di esecuzione [14].
Nella nostra esperienza, il posizionamento della TVT-ABBREVO è stata tecnicamente semplice e molto facile da posizionare sotto l'uretra, riducendo
il rischio di ritenzione urinaria.
Il nostro studio ha incluso un campione di 56 pazienti di età compresa tra i 42 e i 75 anni (media età 57.03 ± 11,1 anni), sottoposte a TVT-ABBREVO.
Nel periodo postoperatorio, un questionario è stato somministrato [11]. I risultati ottenuti dalla somministrazione di questo questionario hanno mostrato
che 43/56 (76.79%) sono stati curati; 10/56 (17.86%) casi hanno mostrato un miglioramento significativo nei sintomi con un complessivo miglioramento della
qualità della vita. Solo 3/56 casi (5,36%) non hanno mostrato miglioramento.
Il nostro studio ha mostrato un tasso di successo del 94.64% (considerando che il totale dei casi risolti e quelli con miglioramento marcato) e solo
nel 5,36% delle pazienti il problema della SUI non è stato risolto.
Oltre a questi dati incoraggianti, abbiamo segnalato l'assenza di complicazioni vascolari quali perforazione della vescica o dell'intestino ed episodi
di ritenzione urinaria.
In conclusione, i risultati del nostro studio sono molto incoraggianti fino ad oggi, dato il livello di soddisfazione delle pazienti operate con questa
tecnica minimamente invasiva e i grandi risultati obiettivi, collegati al recupero di un benessere funzionale reale.
Bibliografia
[1] Hunskaar S, Lose G, Sykes D., Voss S.: “The prevalence of urinary incontinence in woman in four European countries”. BJU Int, 93, 324.
[2] Dessole S., Rubattu G., Ambrosini G., Gallo O., Capobianco G., Cherchi P.L., et al.: “Efficacy of low-dose intravaginal estriol on urogenital
aging in postmenopausal women”. Menopause, 2004, 11, 49.
[3] Capobianco G, Donolo E, Borghero G, Dessole F, Cherchi Pl, Dessole S.: “Effects of intravaginal estriol and pelvic floor rehabilitation on
urogenital aging in postmenopausal women”. Arch Gynecol Obstet, 2012, 285, 397.
[4] Capobianco G, Wenger JM, Meloni GB, Dessole M, Cherchi PL, Dessole S.: “Triple therapy with lactobacilli acidophili, estriol plus pelvic
floor rehabilitation for symptoms of urogenital aging in postmenopausal women”. Arch Gynecol Obstet 2014 in press.
[5] Nilsson C.G., Palva K., Aarnio R., Morcos E., Falconer C.: “Seventeen years’ follow-up of the tension-free vaginal tape procedure for female
stress urunary incontinence”. Int Urogynecol J, 2013, 24, 1265.
[6] Latthle PM, Foon R, Toozs-Hobson P.: “Transobturator and retropubic tape procedures in stress urinary incontinence: a systematic review and
meta-analysis of effectiveness and complications”. BJOG, 2007, 114, 522
[7] Waltregny D., de Leval J.: “The TVT-obturator surgical procedure for the treatment of female stress urinary incontinence: a clinical update”. Int
Urogynecol J Pelvic Floor Dysfunct, 2009, 20: 337.
[8] Zhu Y.F., Gao G.L., He L.S, Tang J., Chen Q.K.: “Inside out transobturator vaginal tape versus tension-free vaginal tape for primary female
stress urinary incontinence: meta-analysis of randomized controlled trials”. Clin Med J (Engl), 2012, 125, 1316.
[9] Waltregny D., de Leval J.: “New surgical technique for treatment of stress urinary incontinence TVT-ABBREVO: from development to clinical
experience.” Surg Technol Int, 2012, 22, 149.
[10] Capobianco G., Dessole M., Lutzoni R. et al.: “TVT-ABBREVO: efficacy and two years follow-up for the treatment of stress urinary incontinence.” Clin
Exp Obstet Gynecol, 2014, XLI, 445.
[11] Kellher C.J., Cardozo L.D., Khullar V., Salvatore S.: “A new questionnaire to assess quality of life of urinary incontinent women”. Br J
Obstet Gynecol, 1997, 104, 1374.
[12] Ulmsten U., Petros P.: “Intravaginal slingplasty (IVS): an ambulatory surgical procedure
for treatment of female urinary incontinence”. Scand J Urol Nephrol, 1995, 29, 75.
[13] Petros P.P., Ulmsten U.: “An anatomical classification--a new paradigm for management
of female lower urinary tract dysfunction”. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol, 1998, 80, 87.
[14] Delorme E., Droupy S., deTayrac R., Delmas V.: “Transobturator tape: A new minimally-invasive procedure to treat female urinary incontinence”. Eur
Urol, 2004, 45, 203.
Tabella 1. Caratteristiche della pazienti
Demografiche |
Media ± SD (%) |
Età |
57.03 ± 11.1 |
Parità |
2.1 ± 1.1 |
BMI |
28.2 ± 3.5 |
Pregressa isterectomia |
7/56 (12.5) |
Tabella 2. Domini esplorati dal King’s Health Questionnaire
Dominio |
Preoperatorio |
Postoperatorio |
Differenza |
P |
Salute generale |
31.72 ± 17.20 |
21.81 ± 16.30 |
- 9.91 |
< 0.05 |
Impatto incontinenza |
57.71 ± 22.31 |
23.66 ± 20.26 |
- 34.05 |
< 0.05 |
Limitazioni di ruolo |
37.71 ± 17.40 |
12.14 ± 10.30 |
- 25.57 |
< 0.05 |
Limitazioni fisiche |
34.63 ± 35.17 |
10.14 ± 09.53 |
- 24.49 |
< 0.05 |
Limitazioni sociali |
22.69 ± 15.67 |
05.13 ± 05.71 |
- 17.56 |
< 0.05 |
Relazioni interpersonali |
18.24 ± 09.84 |
05.23 ± 08.35 |
- 13.01 |
< 0.05 |
Emozioni |
37.13 ± 16.21 |
12.25 ± 11.37 |
- 24.88 |
< 0.05 |
Sonno ed energia |
25.14 ± 09.61 |
10.07 ± 10.39 |
- 15.07 |
< 0.05 |